Da secolare residenza estiva , sfarzosa dimora signorile sulle colline Umbre a dimora della vergogna e della decadenza.
Potrò sembrare ripetitiva ma d'altronde è così: penso questo quando mi trovo in delle ville che erano affrescate e ricche di storia.
Viene ricordata come luogo gioioso e florido, regale e affascinante villa G., la residenza estiva dei Conti S. agli inizi degli anni '30. Poi la decadenza, il saccheggio sino ad oggi. La villa appartenne al fratello di Napoleone Bonaparte, ed in seguito ai principi R. che vendettero la proprietà all’ingegnere A.G. che le ridonò le antiche bellezze.
Ora varie associazioni hanno denunciato lo stato di degrado in cui verge questo fantastico luogo di cui rimangono poche stanze ma ancora affrescate di motivi eleganti e antichi: putti gioiosi, donne floride, scene di battaglia in cui il cavaliere del tempo sta infliggendo duri colpi a quello della luce.