Meta di questa estate non poteva non essere quella di villa Dante. Una splendida residenza in stile barocco e dai significati celati. Probabilmente costruita da un noto architetto del Settecento per volere di un nobile del nord Italia, questa villa fu residenza di molti altri nobili, tra cui conti e baroni. E come potrebbe essere diversamente? Il loggiato in mattoni, il salone centrale verde acqua con favolosi stucchi inneggianti le arti, le sale annesse sfarzosamente ricamate da affreschi suggestivi e dai significati, ahimè, nascosti, fanno di questa villa una sognata residenza non solo per chi è appassionato di esplorazione urbana.
Ad oggi la villa e il suo vasto parco annesso, sono abbandonati.
Negli ultimi anni è stata adibita a casa di riposo per prelati e nel salone centrale era celebrata la messa.
Ignoro la data del suo decadimento ma posso affermare che ‘niente che è morto sarà mai veramente dimenticato’.
Elvira Macchiavelli