Pensieri del tempo

Proprio stamani ho avuto un piacevole contatto telefonico con una signora della provincia di Milano che spinta dall'articolo di ieri sulla nascita della ONLUS per la tutela del graffito, e dalla storia del Sig. G, ha trovato lo stimolo giusto per effettuare le ricerche della nonna morta al manicomio di Volterra alla fine degli anni '60 dopo più di trentanni di ricovero. La storia è frammentaria e incompleta ma quello che più colpisce è l'emozione che al telefono si percepisce quando diamo la speranza di riavere anche semplicemente la cartella clinica o la cartella amministrativa: è come riavere una parte di loro, come riappropriarsi di un'affetto spesso tragicamente negato, ed ora di fronte al pensiero che per tutto questo tempo sono rimasti soli e lontani dagli affetti, il nostro cuore riabbraccia anche simbolicamente, un legame da tempo negato. Non c'è vergogna o pudore, non c'è paura di negare la realtà, non c'è la voglia di richiudere quel cassetto e voltarsi, c'è invece la sensibilità e il timore e forse anche l'emozione di riaprire una cartella e affacciarsi di fronte ad una vita per troppo tempo dimenticata. Il diritto di esistere, il diritto di essere ricordati che si ha di fronte ad una cartella mette quasi in imbarazzo, è grande l'emozione che si ha nel riaprirla e dar luce ad una vita dimenticata. Spero di continuare ad aggiornare questo blog con storie e persone che finalmente rivedono la luce e la pietà che da tempo gli è stata negata.

Claudio

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Commenti

angelo
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re: Pensieri del tempo

giovedì 10 marzo 2011 22:54:23

Il passato è come un sasso gettato nella pozzanghera.............Tutto ciò che è sedimentato sul fondo torna in superficie alla fine per ritornare piano piano sul fondo........

I ricordi tornano sempre vivvidi e lucidi.

Noi non facciamo altro che il nostro dovere riccordare e rendere memoria di ciò che è stato.

Grande Claudio.

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