Biblioteca neo psichiatria vorrebbe parlarvi di una pubblicazione recente davvero interessante.

Quanto segue è il riassunto della presentazione del libro di Giuseppe Fioravante Giannoni, ‘Io amo tu ami, egli ama. Storie di amore, di sesso, di follia nelle memorie di un povero psichiatra’ (Effigi, collana ‘Recorder,’ 2015). L’incontro è avvenuto il 19 dicembre 2016 presso la sede della compagnia teatrale Chille de la balanza di Firenze.

‘Io amo tu ami, egli ama. Storie di amore, di sesso, di follia nelle memorie di un povero psichiatra’ è stato definito dal professore di Antropologia Pietro Clemente ‘il libro delle storie degli altri’. Giuseppe Fioravante Giannoni è stato psichiatra durante il periodo che ha visto la chiusura dei manicomi, e in questo libro, edito dalla Effigi, racconta storie di vita ma anche semplici metodi sul come ‘sortire’ da alcune situazioni. Una narrazione fluida con una forte carica empatica ma anche didattica: leggendo il libro si attivano moltissime riflessioni sostenute dal piacere di leggere qualcosa di inusuale e ‘incatalogabile’. Infatti, non è una vera e propria autobiografia (l’autore parla di sé soltanto all’inizio e al termine del libro), non rientra nella psicologia né psichiatria anche se contiene un glossario con alcune parole chiave specifiche.

Gli 11 racconti delle 297 pagine, sono parole libere che possono contribuire all’ampiamento della storia manicomiale oltre che a definirsi come testimonianze, e quindi memoria antropologica attiva.

Giannoni racconta del proprio e spesso pericoloso mestiere di psichiatra che ha esercitato in modo nuovo riconoscendo il paziente e dialogando con tutti in maniera professionale ma schietta. I casi clinici trattati davvero permettono di lavorare su noi stessi: nei dialoghi intravediamo degli atteggiamenti, delle parole che possono essere stati di chiunque.

Elvira Macchiavelli