Sono apparsi alcuni post sul forum circa ciò che mi stava accadendo, io stesso ho chiesto a giada ed
olivia di scrivere due righe, perchè non sapevo quando sarei tornato, ma soprattutto, SE sarei tornato,
sembra incredibile, lo so, ma purtroppo a volte anche la macchina del tuo corpo ti tradisce, o come nel
mio caso ti mette in allerta, ti fa paura, quella vera..
adesso sono qui, che posso per fortuna raccontare il mio incubo, mi sembra giusto raccontarlo, molta
gente è stata male ed ha sofferto con me, in molti sapevano ma hanno avuto pieno rispetto nell essere
molto molto discreti rispetto ad una cosa cosi delicata.
ecco il mio incubo ecco cosa mi è successo.
è lunedi 10 ottobre 2011, un pomeriggio di lavoro come molti altri, sono circa le 19:30, esco dal mio
ufficio per recarmi a casa, dove la cena mi aspetta e i miei angeli anche. cammino verso il posto dove
ho parcheggiato la macchina, ma qualcosa non và in me, lo inizio a sentire molto lentamente. ho come
l'impressione di non percepire piu la parte sinistra posteriore del mio torace, non ci dò peso, continuo
la camminata pensando al dopo, a giocare con i miei angeli, pensando che sia stata magari una posizione
poco corretta sulla mia poltrona in ufficio, poi massi, massi è un guerriero, mai è successo nulla.
però, massi sa molto bene sentirsi e parlare con il suo corpo e soprattutto ascoltarlo, qualcosa non va
sempre di piu, tutto il mio braccio sinistro si riempie di un freddo strano, un formicolio, lo provo a
muovere per prendere le chiavi della mia auto, ma a questo punto non credo ai miei occhi, la mia mano va
a cercare le chiavi in tutt'altro posto rispetto a quello a cui avevo comandato di andare, mi gurado e
vedo la mia mano che annaspa nel vuoto, non riesco a coordinare piu i movimenti, ci provo e ci riprovo,
nulla, non sento piu il mio arto e la mia mano, non riesco nemmeno a sentire il tatto. mi fermo, e mi
appoggio sulla gamba sinistra, a questo punto mi è chiaro che davvero qualcosa di grave sta accadendo,
la mia gamba non mi sorregge e quasi cado, sono costretto ad appoggiarmi sulla destra.
inizio davvero ad aver paura, adesso tutta la mia parte sinistra del corpo è come paralizzata e senza
alcuna sensibilita, ma sono cosciente e perfettamente in me con la testa.
i minuti passano, circa 10 minuti dopo sento che inizio di nuovo a coordinare i movimenti, la sensazione
di freddo inizia a passare, mi tocco e mi sento, provo a fare due passi e cammino regolarmente, ok totto
passato... apparentemente.
salgo in macchina non ho piu niente, metto in moto e vado a casa dove trovo dei tortellini che mi
aspettano e due angeli che mi aspettano e mi chiedono di giocare con le macchinine.
mi siedo a tavola e mangio, sono circa le ore 20:30 il mio status emotivo è sotto terra continuo a a
pensare a quell'episodio, non mi quadra, non riesco a dare nessuna spiegazione a ciò che mi è accaduto.
mi faccio coraggio, chiamo il medico di guardia le spiego tutto, mi risponde che non si prende la
reaponsabilita di dirmi nulla e mi dice di recarmi immediatamente al pronto soccorso.
spengo di fretta tutti i miei 5 computer, salgo in macchina e vado al pronto soccorso, il tragitto da
casa mia impiega non oltre 5 minuti. ancora è tutto a posto, faccio ogni tanto degli autotest, sembra
tuto regolare in massi, ma l'incubo si avvicina sempre di piu.
per fortuna non c'è molta gente, eravamo in 4 in attesa al PS di Empoli, spiego tutto, non ci danno peso
piu di tanto al triage, entro con codive verde, dopo un attesa di 2 ore, finalmente mi visitano, la mia
pressione è altissima, circa 194, mi iniziano a fare flebo per portarla a valori accettabili e ci
riescono in breve tempo, la dottoressa di turno mi visita ma sembra tutto a posto, cosi, decide per
farmi effttuare una TAC di controllo.
entro subito in sala TAC mi sdraio sulla macchina che mi sparerà addosso una bella razione di X ray ed
inizia l'esame, quando ad un tratto la macchina si ferma e vedo dalla finestra con protezione al piombo
le due operatrici che si consultano, un po troppo per i miei gusti, non mi piace quel consulto e penso..
se era tutto a posto uscivano no ?
infatti, escono dalla sala controllo della TAC e mi iniziano a fare domande strane: signor rossi lei ha
avuto incidenti ? ha sbattuto la testa ? è caduto ? tutte le risposte mie sono negative come in effetti
è.
la ragazza, mi dice carte alla mano che ho un emorragia cerebrale in corso gia di due centimetri nella
parte destra e che avrebbero inviato via rete tuttti i dati della tac a firenze careggi, in
neurochirurgia, (uno dei reparti piu ferrati in italia per questo tipo di cose) e attendono la risposta
dei luminari di firenze.
la risposta non tarda ad arrivare, è il vero inizio del mio incubo...
devo essere trasportato d'urgenza in neurochirurgia perchè devo essere operato subito.
a malapena ce la faccio a inviare due tre sms per dire ai miei di venire immediatamente. nel frattempo
mi spogliano mi attaccano altre flebo e mi chiedono in continuazione come mi sento, al che io con la mia
di sempre ironia rispondo cosi '' io sto bene siete voi che dite che sto male '' , per ironia ma non
troppo, perche si denota il fatto che ancora NON CI CREDO.
eccomi in ambulanza, non ci ero mai salito da paziente, inizia la corsa a firenze a sirena aperta,
mentre il medico di bordo continua a chiedere come sto, come mi sento. come deve sentirsi uno a cui anno
appena detto che ha appena iniziato una sua guerra personale contro la morte ?
non so dove siano i miei cari babbo e mamma, ma il mio pensiero è fisso non su me ma sul mio futuro, il
mio Lorenzo ed il mio Alessio.
25 minuti circa (guardavo l'orologio del medico di bordo) e siamo a firenze. in tutta questa trafila e
un minimo di burocrazia e incartamenti al mio arrivo sono quasi le una di notte, mi portano in reparto,
una orrenda luce blu notturna mi inquieta ancora di piu.
un equipe intera arriva in stanza e mi inizia a fare le stesse domande che misaranno gia state fatte
oltre 15 volte, alle quali irritato rispondo. mi lasciano riposare e non vogliono che mi muova piu di
tanto, mi sembra tutto molto strano, non so se sto sognando o se è davvero un incubo una allucinazione,
ma poi mi rendo conto che non ho fatto uso di sostanze strane e quindi è tutto vero, ero li, in un letto
di un reparto di neurochirurgia (si dice il migliore di italia).
a stento arriva il giorno dopo, mi prendono per mettermi di nuovo in ambulanza dove mi viene spiegato
che verrò portato a fare una TAC con mezzo di contrasto per vedere meglio di cosa si tratta anche se i
medici hanno gia la loro chiara diagnosi, si tratta di un ematoma di circa 20 millimetri che andra
asportato perche sta creando pressione sulla corteccia cerebrale. si tratta di un sottodurale e pertanto
una cosa che sembra molto semplice per i chirurghi.
durante quel giorno, mi vengono fatti mille questionari e domande da parte di anestesisti e chirurghi, e
haimè, mi vengono completamente rasati quei (pochi) capelli rimasti ai miei 40 anni.
arriva il martedi, e vengo messo su una barella e portato in sala operatoria, mi si presenta tutto lo
staff, e apprendo che il chirurgo che mi opererà ha solo 26 anni ma un eccellente e stimato bravo
ragazzo chirurgo che ha 'volato' l'università.
la parte di testa viene anestetizzata localmente con 4 punture ed io vengo come dicevano loro 'stordito'
con buona dose di valium in mascherina respiratoria, infatti, dopo 10 minuti nemmeno riesco a sentire le
loro voci e l'operazione ha inizio, per finire soltanto dopo 40 minuti.
tutto va per il meglio io vengo svegliato e riportato in camera, dove trovo i miei e gli angeli (come li
chiamo io) di infermieri, soltanto angeli posso chiamarli per il bene e le coccole che mi hanno dato.
rimango in ospedale per 5 giorni, dopo i quali verrò dimesso, mi sento bene sia in piedi che seduto e
non ho nessun sintomo strano.
torno a casa, dove rimango per un giorno da solo per poi recarmi con i miei (non posso guidare per un
mese) a togliere i 4 punti di sutura il giorno successivo, come infatti avviene, arrivo in reparto,
saluto gli angeli e la caposala mi chiama per togliere lei stessa i punti di sutura.
riparto in macchina con mio padre che guida e mia mamma seduta dietro ed io a fianco di mio padre,
inizia il viaggio ma... un altro incubo sta per arrivare, l'incubo peggiore, è tremendo quello che sta
per avverarsi, durante il viaggio quasi senza accorgermi di cio che succedeva, per il fatto che ricordo
solo forse a malapena 5 secondi. una tremenda crisi epilettica mi coglie di sorpresa, mi butto addosso a
mio padre, che ferma la macchina, e per fortuna gia mia mamma chiama il 118 e per ulteriore fortuna un
medico si ferma e pensa lui ai primi soccorsi.
da questo momento io non ricordo piu nulla completamente, e mi trovo dopo 2 giorni in rianimazione
neurochirurgica, dove apprendo che ho subito un secondo intervento in quanto il liquido di lavaggio ha
causato una irritazione che ha provocato la crisi. rimango li per due giorni, poi spostato in un reparto
di sub intensiva neurochirurgica e poi finalmente in degenza dove riacquisto l'uso della mia mano
sinistra che era completamente paralizzata dopo l'intervento, ma ai quali i medici danno la diagnosi che
tutto tornera nella norma con il passare della irritazione, e infatti in soli 3 giorni la mia mano
funziona correttamente. ancora pochi giorni in cui tra l'altro stringo amicizia con un programmatore
rpg di fronte al mio letto con cui parliamo incessantemente di programmazione, e finalmente il giorno 31
ottobre 2011 massi può tornare a casa, rivedere i suoi figli, anche se non potrò fare molto perchè
addirittura mi viene consigliato di non provare e tenere a bada le emozioni e stare a riposo riposo
riposo.
questo è il mio incubo, che mi ha insegnato e cambiato molto la vita, da cui ho imparato molto, e che mi
ha dato molti schiaffi morali.
quando pensi di essere una sorta di highlander, quando pensi che tutto possa accadere agli altri, è
proprio quando tocca a te, quando la vita ti mette di fronte proprio a lei, alla morte, allora ti
accorgi di quante cose non hai fatto, di quante cose hai tralasciato per dedicarti a cose futili e
irrisorie, che non meritano nemmeno l'attenzione a cui invece dai importanza senza considerare che ci
sono cose o momenti piu importanti che meritano di essere vissuti.
vale la pena di vivere ogni momento della tua vita, ogni piccolo gesto, ogni sorriso ti venga fatto dai
tuoi figli, dalle persone che hai vicino.
ho voluto raccontarvi il mio incubo di persona, perche mi ha molto molto molto cambiato, e perchè ci
tenevo a farvi tutti partecipi affinchè vi rendiate conto di ciò che di bello avete attorno.
io adesso starò per un lungo periodo a riposo, senza usare quasi mai il pc se non per periodi limitati a
qualche minuto in cui farò molto poco, ma tengo a dirvi che leggerò volentieri i vostri post e commenti.
massimiliano rossi
il vostro admin