Ex Cementificio Sacci

Si estende su 4 ettari il grande impianto cementizio senza vita. Il gigante grigio è uno scheletro le cui ossa sono in rovinoso decadimento: mangiate dai buchi del tempo, hanno perso la loro forza di mantenersi integre lasciando cadere pesanti macigni al suolo. Alcuni impianti dalla forma a imbuto, e grossi ed alti silos in cemento, sono ancora visibili al suo interno.

La suggestiva e vertiginosa scala massiccia dalla forma romboidale si erge tra quattro torri di cemento lungo tutta l’altezza del cementifico S.

La società S. viene costituita nel dicembre del 1933 rilevando anche altri impianti attivi dall’ultimo decennio del 1800. Con la Seconda Guerra Mondiale molti impianti subiscono pesanti danni che verranno risanati al termine degli anni Quaranta e con l’ausilio del Piano E.R.P. Durante gli anni successivi, il gruppo si espande sempre di più rilevando altri stabilimenti e tessendo nuove collaborazioni fino a raggiungere il mercato nel Sud Italia.

Per quanto riguarda l’ex cementificio S. sono state avanzate proposte di riqualifica dell’area per un nuovo utilizzo urbano e, durante il maggio 2014, si è persino azzardata l’idea di demolire definitivamente la struttura: abbandonata da oltre dieci anni e parzialmente demolita conserva ancora le ben conosciute fibre di eternit e una condizione di ‘eccellente degrado’. La società privata, tuttavia, ha sospeso ‘qualsiasi intervento’ alla struttura lasciando il grande cementificio alla mercè del tempo e delle impronte degli urban explorers.

 

Elvira Macchiavelli

Commenti

Devi collegarti per inviare commenti.
Gia' registrato?
Entra
Non ancora registrato?
Registrati