Posso tranquillamente affermare che questa è stata la prima volta in cui ho temuto di non trovare un'entrata in questo sito. Per tutto il viaggio da Cecina ad Alzano Lombardo non ho fatto altro che sperare, sperare che ci fosse un modo per oltrepassare quelle intimidatorie reti e barriere di lamiera. Per un viaggio di piu' di tre ore non ho fatto altro che pensare, pensare e pensare...non esiste che faccia un viaggio a vuoto. Alzano Lombardo è un comune della provincia di Bergamo di 13.247 abitanti e almeno quattro fabbriche in disuso tra cui questo bel cementificio, la quale struttura è risalente all'Ottocento.Trovarlo è stato difficile: il paese è tutto un cantiere. Avevo confuso il retro dell'ex cementificio per un'altra fabbrica in disuso, nella quale ergevano gru e camminavano operai. Poi mi sono detta :"basta seguire le sei ciminiere"... e così abbiamo fatto. Abbiamo parcheggiato in uno spiazo proprio a ridosso della struttura che porta il nome "parcheggio Italcementi". Che organizzazione in questo nord! Poi però si accende il sinistro allarme che la struttura sia stata già rilevata ( o perlomeno già in parte recuperata) dall'intesa tra il Comune di Alzano e l'Assessore alle grandi infrastrutture Pianificazione territoriale ed Expo. Di nuovo dubbi... però quando mi sono trovata davanti a questa bella fabbrica pumblea e silenziosa non ho saputo resistere al suo fascino e neanche ai cartelli con scritto "vietato entrare zona allarmata"... Ci sono due cose che insegna il libro " Access all areas, a user's guide to the art of urban exploration" scritto dal fondatatore canadase dell' Esplorazione Urbana", Ninjalicious: non fidatevi dei cartelli con scritto zona allarmata, e non entrate mai in un sito da soli. Be' questa volta si puo' dire che ho tenuto conto del primo avviso ma non della seconda regola. Ho girato per tutto il perimetro in cerca di un'apertura per due ore. Non sono riuscita a trovare un buco! La rete è di quelle " anti scavalco" ( come la chiamo io) perche' si piegano se provi a montarci. In piu' anche un fossato con un fiume circonda l'ex cementificio! Non mi do per vinta...giro, rigiro, scatto fotografie di splendidi esterni. Alla fine imbocco una via secondaria ed ecco che si presenta un cancello di lamiera abbastanza alzato da terra per permettermi di entrare! Infischiandomene del negozio di parrucchiera lì di fronte, ho aspettato che scattasse l'ennesima messa in piega per sgattaiolare sotto il cancello. Ho avuto la buona e prudente idea di accendere il walkie tolkie in contatto con i miei genitori all'esterno della struttura.
NEL VENTRE:
L' odore di calce è ancora penetrante in questi immensi cunicoli scuri pieni di androni, dove la luce del sole filtra regolare dal soffitto. Ogni goccia d'acqua echeggia rumorosamente per i corridoi! Il pavimento è terroso, le pareti di pietra porosa. Poi il fiume...si, il fiume che circonda l'ex cementificio passa anche dentro la struttura!
Incredibile!
Veramente grandi le stanze da me visitate, ed alcune hanno gia' dei pannelli espositivi con scritta la storia della fabbrica e delle indicazioni su cosa conteneva quella determinata stanza..."stoccaggio calce" ad esempio. Non ho potuto esplorare molto a causa delle reti che sbarrano anche l'interno della struttura, Il davanti del colosso, la parte forse non ancora ristrutturata, non ha avuto il piacere di accogliere le mie impronte per colpa di una dannata rete traforata che avrebbe compromesso la mia invisibilita', perche' da proprio su una stazione ferroviaria urbana.
Mi accontento così. Esco dalla solita apertura che sono piena di polvere e sterpaglie ma con un soddisfatto sorriso sulle labbra.
Finalmente ho compiuto la mia prima esplorazione "over Tuscany" e nell'ex cementificio di Alzano Lombardo.
Elvira Macchiavelli