C'era una volta un libro di pietra, (4 mattoni, un pò d'intonaco e un matto)
C'era una volta un prestigioso hotel lungo la Via Aurelia (è uno scandalo fa proprio schifo)
C'era una volta il paese natale dei miei nonni (chi se ne frega oramai non ci abita più nessuno)
C'era una volta la più bella villa sul lungomare con le statue di due sirene all'entrata (è in completo disfacimento, dovrebbero raderla al suolo e costruirci dei mini-appartamenti)
....
Ho capito che la maggior parte della gente non guarda oltre le persone...figuriamoci alle cose
Ho capito che la maggior parte della gente quando mi vede osservare una casa diroccata pensa....questa è fuori di testa (e magari non ha tutti i torti)
Ho capito che la maggior parte della gente non vuole avere tempo per pensare e soprattutto per ricordare chi eravamo
....
E questo è il risultato...degrado, abbandono, sporcizia.
E noi, noi che vogliamo invece ricordare, far rivivere in qualche modo questi posti invece, sembriamo degli extra-terrestri, sembra che non abbiamo niente da fare nella vita se non andare in giro a far nulla (per la maggior parte della gente).
Io invece sento che quando sono in giro in questi posti così particolari e suggestivi, non sono sola, con me ci sono le persone che hanno abitato e vissuto quel luogo, le immagino e pur non vedendole ne sento la presenza...
Mi piace immaginare una vecchia casa diroccata in campagna in una domenica di primavera di tanti anni fa...la nonna prepara la pasta fatta in casa mentre il marito nell'aia sbriga qualche lavoretto di giardinaggio, la sua testa si alza mentre la tendina della finestra della cucina viene spostata ad ogni udire il rumore di automobili...l'arrivo dei figli e dei nipoti è una grande festa, è bello ritrovarsi tutte le domeniche dai nonni...
Mi piace immaginare una vecchia casa abbandonata in città in un lunedi di settembre di tanti anni fa...uno di quei lunedi che non sai se è estate o inverno...le scuole non sono ancora iniziate, la mamma e i figli rimarranno nella casa al mare ancora per un pò...il papà invece dovrà tornare in città per lavorare e come tutti i lunedi mattina dovrà alzarsi di buon ora per prendere il treno per tornare poi il venerdì sera...immagino il papà scendere le scale scalzo per non svegliare i bambini, infilarsi le scarpe, prendere la valigetta e uscire di casa...il rumore del massiccio portone che si chiude sveglia i bambini che di corsa corrono alla finestra e da dietro la persiana chiusa guardano il papà dirigersi a passo svelto verso la stazione...
E così mi ritrovo immobile a guardare una finestra di una casa abbandonata in città, nel bel mezzo di questa vita caotica probabilmente ero una delle poche persone ferma a far nulla in città...
ma in pochi sanno e capiscono quello che stavo facendo....