Centro di Arti espressive la Tinaia. Pensando oltre.

Arte portami via

Nel precedente articolo di biblioteca neo-psichiatria abbiamo conosciuto il singolare artista Francesco Romiti e abbiamo accennato all’associazione La Tinaia di Firenze.

Il centro è presente nella struttura dal 1963 al 1970 con funzioni artistico terapeutiche. 

I metodi di cura psichiatrici non erano sempre dei più ‘aperti’ (parleremo anche di questi in un percorso a ritroso che cominceremo presto) ma nel 1975, grazie ai cambiamenti politici e sociali di questo periodo, l’arte, come comunicazione e terapia, riuscì ad imporsi come valido metodo di rivalutazione personale e sociale.

Anno 1975, un gruppo di operatori sanitari riuscì ad ottenere i locali di una casa colonica (posta a ridosso dell’ex ospedale psichiatrico)  rinnovando il centro in un'esperienza che andava ben oltre alla terapia.

 

L’atelier forniva la spinta per condurre verso un presente slegato da ogni emarginazione sprigionando di nuovo sapori colorati, odori dalle tinte forti: creativa esistenza.

Molti gli stili rappresentati in migliaia di opere, tra cui alcune di pura Art Brut: espressione libera da canoni estetici, imposizioni e interpretazioni. Numerose sono, inoltre, le collaborazioni del centro d’arte espressive, con musei e gallerie (tra cui il museo di Art Brut di Losanna, Outsider Collection di Monica Kinley a Londra, Phillis Kind Gallery di Chicago e New York, Mad Musée di Liegi…)

La Tinaia, come altri centri, ha contribuito al grande cambiamento con vitalità, e ancora si impegna per una realtà di concreta inclusione non solo a Firenze.

In più Nuova Tinaia Onlus 2002 si occupa esclusivamente di documentazione, gestione del patrimonio artistico sino ad ora prodotto, impegnandosi in molti progetti ed eventi.

Per chi volesse visitare il sito e conoscere gli artisti:

http://www.lanuovatinaia.org/lab/index.php

http://www.lanuovatinaia.org/lab/autori.php

Opera di Guido Boni. Nato il 21 aprile del 1943 a Firenze frequenta la Tinaia dal 1975 instaurando un profondo legame. Tra i suoi soggetti, reparti e viali del manicomio.

 

Elvira Macchiavelli

 

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