Aveva 58 anni, se ne andato per un infarto, nella sua casa di Levant, PIERO MILESI, uno di quei musicisti di grande talento che amano lavorare in studio, a progetti rigorosi e non si curano di fama e di facebook.
Con la sua aria nobile e timida, Piero Milesi era stimatissimo dalla comunità musicale non solo italiana, per il rigore del lavoro che aveva espresso durante decenni.
Laureato in architettura, aveva studiato violoncello e composizione sperimentale ed elettronica; aveva scritto negli anni ottanta due colonne sonore, pubblicate entrambe da un'etichetta inglese (Cuneiform), i brani: "THE NUCLEAR OBSERVATORY OF Mr. NANOF" (1986) e "Camera Astratta" (1989).
Amava il lavoro curato e la grande passione nel farlo.
Nei tardi anni '70 era entrato a far parte del gruppo folk internazionale di Moni Ovada, nel quale suonava e componeva.
Lo ando' a scovare il più rigoroso FABRIZIO DE ANDRE', grazie al quale il grande pubblico lo conobbe a metà degli anni novanta per gli arrangiamenti degli ultimi due dischi dell'artista genovese, "LE NUVOLE" e "ANIME SALVE".
La sua levatura artistica rimase a lungo in primo piano, tanto che "La Notte della Taranta" lo volle come Maestro concertatore nel 1999 e nel 2001.
Chiesero la sua collaborazione Fiorella Mannoia e Ligabue.
Rimarrà di lui il ricordo di un uomo appartato e degno, un profilo che svetta fra i musicisti italiani degli ultimi decenni.