Magari quando ho un po' di tempo ritorno sull'argomento con più precisione... il rischio amianto era già ben conosciuto in germania negli anni'40, mentre qui da noi è tuttora reso "tollerabile" con delle prescrizioni ridicole.
Tralasciando gli orrori commessi dove veniva prodotto o le città che hanno intere condutture dell'acquedotto in fibrocemento, il vero rischio è a distanza di anni, quando gli edifici sono abbandonati le lastre in eternit cominciano a corrodersi e rilasciare le fibre di amianto. Da non sottovalutare che l'eternit veniva usato anche per i serbatoi dell'acqua (anche per uso domestico), riconoscibili per la scritta ETERNIT.
Negli impianti industriali come quello di Pallerone invece l'amianto oltre che per le coperture degli edifici, veniva usato per la coibentazione di tubazioni e serbatoi, ed è molto più pericoloso, perchè è identificabile solo ad occhio esperto e soprattutto perchè rivestimenti e piastrelle invecchiando privi di manutenzione si sbriciolano letteralmente, disperdendo amianto in quantità...l'edificio di Pallerone per me mette a serio rischio tutto il paese vicino e la piccola zona industriale che è sorta sopra il vecchio stabilimento. La zona internae dello stabilimento invece...lasciate perdere che è meglio...roba da "terra dei fuochi"...
Rodolfo, secondo me i camion che hai trovato erano di quelli del "recupero ferro"... hanno iniziato a tagliare col flessibile anche l'enorme ruota che hai fotografato...tra un paio d'anni si saranno portati via tutto! :-(