parlando un po con uno del posto che era li a correre (pensate che mi ha parlato tutto il tempo saltellando) ho saputo dei "fornai dell'apocalisse".
cosi' erano chiamati i fornai che lavoravano ai forni di fusione. il loro compito era quello di battere le lastre di alluminio roventi, a temperature di anche 60 gradi
il nonno di questo tipo era uno di loro. ora la zona,che si estende per ca 35000mq, e' della regione.
per ora non ce nessun piano di riutilizzo o altro per la zona, visti anche gli alti costi che si andrebbero a spendere
gli abitanti del luogo pensano che la fabbrica debba restare, nel caso un giorno venisse deciso di demolirla, perche' dicono che senza il paesaggio ne risentirebbe
e' come se loro fossero legati a quel che resta dell'alumetal. anzi lo sono perche' molti che lavoravano li erano di rovereto, mori o di marco
e le famiglie sono rimaste. chissa' quante storie ci sarebbero da raccontare. cmq ora lascio questo ragazzo a correre...io di certo non lo inseguo!