I matti scrivevano...li immagino li curvi su un foglio scrivere con una grafia incerta e la lingua tra i denti. Un foglio bianco senza righe un pò sgualcito, correzioni quà e la....
Lettere mai spedite, prese e allegate alle cartelle cliniche come prova di follia. Ma perchè avrebbero dovuto spedirle? Dopotutto dei matti bisognava dimenticarsi....
«Carissimo padre, io di salute
sto bene e spero voi pure facciate lo stesso. Nella
mia assenza da voi vi ho scritto tre volte e mai ebbi
risposta… Com’è che mi tenete questo silenzio? Vi
mandai a chiedere la stoffa per farmi un abito, nella
eventuale mia uscita da qui»
«Cara
famiglia, vi giuro di non disobbedirvi mai più, vi faccio
sapere che in tutto questo tempo non ho ricevuto
nulla, vi prego di venirmi a trovare»
«Maestà, l’essere
mio tutto è gracile, indebolito, causa il vivere
da bestie. Un po’ d’aria l’ho avuta dopo ben ventisei
mesi passati fra ogni sorta di puzze e infezioni!
Sono evaso due volte per sottrarmi a questi inumani
abusi, a queste occulte ingiustizie; ma tutti i miei
sforzi furono inutili. Dicono che io sono pericoloso
e posso attestarlo poiché così mi trattano. Forse mi
tengono qui perché sono orfano di padre e madre?
O perché quei pochi parenti che ho non se ne occupano?...
In sessanta mesi non ho avuto una sola
riga di scritto, nessuno si è degnato confortarmi,
consolare il mio tanto dolore…»
Queste sono solo alcune delle lettere ritrovate nell'archivio del San Girolamo, raccolte in un libro ripubblicato dalla Asl di Pisa.
Io personalemete non l'ho ancora letto ma dalle recensioni e commenti scovati qua e la...credo sia un libro davvero molto toccante.
Se qualcuno l'ha letto per favore può farmi sapere come l'ha trovato?