Per volontà della sua parrocchia, Favale di Malvaro riscrive una pagina di storia, particolarmente triste sul fronte del diaologo e dell'accettazione reciproca.
Domenica prossima, verrà scoperta una targa con questa dicitura "Dove c'è stata incomprensione e sofferenza, là ci siano riconciliazione e pace".
Proprio a Favale, infatti, attorno al 1850 si convertirono al culto valdese una trentina di persone della famiglia Cereghino. La vicenda non finì bene, alcuni dei Cereghino infatti furono sottoposti a processo e dovettero anche trascorrere un periodo nelle prigioni di Chiavari.
Di quella storia Favale conserva ancora l'antico tempio della comunità dei Cereghino, oggi abitazione provata, e il loro cimitero, indicato da una insegna turistica lungo la provinciale della Scoglina, e talvolta visitato da gruppi di valdesi anche se progetti di recupero del sito storico non sono mai decollati.
Anche se con decenni di ritardo, la famiglia Cereghino viene in qualche modo ricordata....
Chissà, forse la prossima volta che tornerò a far loro visita troverò un fiore fresco appena raccolto invece di un fiore di plastica sbiadito...
forse...