Consultando una rivista di trekking on line, ho scovato un pò di informazioni riguardanti la nostra eventuale escursione a Reneuzzi.
Qui di seguito il testo che ho trovato....
Totale della camminata stando a questo sito: 3 ore.
Periodo consigliato: da marzo a ottobre
Questo itinerario parte da e si scende lungo la strada sino a raggiungere il bivio che, a sinistra, porta verso Boglianca. Giunti alle case, sempre a sinistra, parte uno stretto sentiero che immergendosi nel verde, dopo un breve tratto pianeggiante con leggeri sali e scendi, prosegue, sempre in discesa, su strada (mulattiera) sassosa e a tratti sterrata. Successivamente si incontra un solo bivio e, senza possibilità di errore, prendendo a sinistra, si affronta una discesa leggermente più ripida sulla quale bisogna fare particolare attenzione a non scivolare soprattutto in presenza di acqua, che scorre lungo la strada. Poco dopo, sulla destra, appare una fontana e mimetizzati nel verde, i resti del Mulino dei Gatti. Prima di proseguire verso Reneuzzi, sul torrente, davanti al Mulino dei Gatti, c'è un ponticello in legno che attraversa il corso d'acqua e quindi, oltrepassatolo, prendendo a sinistra, un breve tratto di sentiero conduce alle spalle del Mulino Gelato. In alternativa, si può percorrere il sentiero che parte proprio davanti all'ingresso del Mulino dei Gatti e che, sulla nostra riva, in leggera discesa conduce a un laghetto, qui, passando su alcune pietre si arriva proprio sotto al Mulino Gelato. Ritornati alla fontana si riprende il cammino in salita nel bosco. Poco dopo il sentiero si ricongiunge con il torrente e per il guado bisogna fare particolare attenzione a causa di rami e spine che nascondono il punto più idoneo per il passaggio. Il sentiero è comunque ben visibile sulla sponda opposta. Lungo tutto questo percorso ci si può anche aiutare nell'orientamento con le frecce in legno MTB (mountain-bike) poste sui tronchi a circa 1,60 m di altezza e quindi, in molte occasioni, più visibili. Dopo avere passato il torrente, il percorso prosegue agevolmente e ben visibile con una serie di tornanti in mezzo al bosco. Nell'ultimo tratto prima di giungere a Reneuzzi (1075 m), il sentiero diviene molto stretto e coperto da vegetazione rigogliosa tra cui anche alcuni rami di spine è pertanto consigliato l'uso di un machete o almeno di un robusto bastone per farsi largo e soprattutto fare molta attenzione in alcuni tratti a piccoli cedimenti del terreno verso valle. L'emozione di giungere tra le case "fantasma" di Reneuzzi ci induce a visitarle silenziosamente, una per una, con riverente rispetto. Questo itinerario può proseguire sino al Monte Antola (1597 m).
Che ne dite....zaino in spalla e via?