forum per argomenti riguardanti l'esplorazione urbana in generale
Di fronte la Storia proclamiamo l’Abbandono
Situazioni e Rabbia
Da quando i nostri occhi si sono posati su di una rovina, non abbiamo più saputo guardare il paesaggio da un finestrino, senza quell’ansia scrutatrice propria di un esploratore. I nostri sensi si sono lasciati plagiare da una sorta di feticismo che accumuna avventura, mistero ricerca e scoperta come passione esplosiva. Al momento che varchiamo le soglie più disparate siamo colti da un estasi che solo chi pratica l’esplorazione urbana conosce. In quel momento siamo come folli: incapaci di valutare oggettivamente il tempo e ciò che ci circonda. Quando ritorniamo al presente, però tutto prende un’altra piega: l’estasi si tramuta in pensiero, il pensiero in aspra critica. Ci sono luoghi che non meritano solo delle fotografie o dei video ma di essere salvati anche concretamente. Di recente sono capitata al numero civico 57 di via del Mare a Vecchiano. Sapete cos’è? E’ una villa. Decrepita e lasciata in uno stato di abbandono tale che neanche la vergogna oserebbe entrarvi. Sulla facciata di questa bella struttura c’è una corona di alloro, vecchia, appassita, morta. Sopra, una lastra in marmo le cui parole incise recitano: ‘In questi luoghi gli ufficiali e sottufficiali e i marinai dei mezzi d’assalto subacquei si prepararono alle loro imprese della Seconda Guerra Mondiale. La Marina Militare MCMLXI’
Vicino a questa incisione c’è una targa di bronzo ossidata: un ricordo ai caduti che non hanno sentito né Anniversari, né applausi. Un ricordo svanito per il vile denaro. Una morte indegna. Di fronte la Storia l’Italia proclama l’Abbandono. Pompei tra poco sarà un cumulo di macerie perché i posteri sono stati incapaci di conservare, Il Colosseo, crolla come un gladiatore sotto un leone famelico. La Storia cede sotto la cupidigia. E pensare che tutto il Mondo accorre per vedere le opere della prima civiltà, civiltà che si tramutata in inciviltà. La nostra.
Ma noi continuiamo ancora con il nostro feticismo fotografico e letterario perché crediamo che da un piccolo seme nasca un albero.
La nostra opera non deve essere semplice piacere o ‘adrenalina sensoriale’ ma anche DENUNCIA. Noi vi diciamo che cosa ci circonda, noi vi scriviamo il passato che ritorna…con piacevole rabbia.
Elvira Macchiavelli
Bellissimo pensiero,anche io tante volte passando da accando a luoghi in abbandono mi chiedo,perchè.....
Perchè è stato abbandonato,non potevano restrutturarlo e farci qualcosaltro?
Viviamo in un mondo che stà andando verso la decadenza,ogni giorno migliaia di case,fabbriche,ville,vengano abbandonate per motivi di diverso livello...
Incredibile..
Grazie della tua testimonianza!
Grazie a te del commento, carissimo.