Certe volte sento il bisogno di passare un po’ di tempo “tra me e me” e se ne ho la possibilità prendo la macchina e parto per passare un paio d’ore in “libertà”.
Questa voglia è capitata oggi, dopo una frenetica mattinata passata tra commissioni e cose varie nel primo pomeriggio parto con armi e bagagli in spalla…andrò in quel di Cogoleto (è da oramai troppo tempo che rimando) a vedere un po’ come se la passa il vecchio manicomio e perché no….a cercare l’Oratorio di San Lorenzo.
E’ una bella giornata di ottobre, un po’ ventosa (forse un po’ troppo) ma che male c’è?
Arrivare a Cogoleto è semplice, si esce ad Arenzano e poi giù sino al mare…percorro il lungomare a velocità moderata quando un bivio sulla destra con la scritta Pratozanino coglie la mia attenzione.
Percorro un paio di chilometri e inizio a vedere i complessi….mi fermo da uno di essi, un cartello di fronte a me recita i lavori di ristrutturazione del padiglione 7 e 9 dell’ex Ospedale Psichiatrico di Pratozanino.
Cancelli e lucchetti ne impediscono l’accesso….un lungo muraglione costeggia la strada principaleper poi trasformarsi in una rete metallica arrugginita che si infiltra nella boscaglia….
Faccio un giro nei paraggi…osservo…i Padiglioni sembrano dormire un sonno profondo…
Decido di tornare indietro per cercare l’oratorio di San Lorenzo dove si trovano alcuni dei capolavori di Gino Grimaldi.
Trovarlo è semplice in quanto la chiesa di Santa Maria maggiore spicca maestosa sul lungomare, parcheggio e mi trovo di fronte ad un bel portone chiuso, con una locandina a colori appiccicata sopra….
Gino Grimaldi I colori dell’arte nell’ombra della follia.
Oggi è davvero la mia giornata fortunata.
Tra meno di un’ora l’oratorio sarà aperto.
Mi incammino lungo un “carruggio” per far passare il tempo…ad un certo punto una musica si fa sempre più forte al mio avvicinarsi…guardo dentro ad una delle vetrine….fotografie….
Guardo meglio…
Una mostra fotografica dal titolo “Corpo, sguardi silenzi L’essere e il nulla” di Lidia Giusto.
Una mostra davvero interessante di scatti in bianco e nero dal manicomio di Cogoleto ma non solo, Conosco Lidia appassionata da parecchi anni soprattutto di archeologia industriale, mi spiega che attualmente non è possibile visitare i padiglioni di Pratozanino in quanto la struttura è stata venduta.
Parliamo un po’…anche di Volterra e di Nannetti e dopo uno scambio di contatti la saluto e m’incammino verso l’oratorio.
La porta è finalmente aperta, al suo interno trovo Michael (spero di aver scritto giusto) e Maurizio dell’Associazione Culturale Cogoleto Otto. Con loro osservo e commento i capolavori di Gino Grimaldi…
Colori accesi, ricchezza di particolari, sguardi tristi, lacrime immagini nascoste, figure apparentemente prive di significato per quel contesto.
Tante analogie con Volterra….
Solo alcuni dei capolavori si trovano li….altri sono ancora nella chiesa dell’ospedale psichiatrico, non al momento visitabili per i motivi sopra citati, anche se l’associazione si sta adoperando con una raccolta firme per rendere il tutto accessibile e per la salvaguardia…iniziativa a cui partecipo volentieri e con onore.
Ringrazio Lidia, Michael e Maurizo per la disponibilità e la passione con cui portano avanti i loro progetti.
A breve scriverò dell’altro….queste sono solo i miei pensieri scritti senza pensarci troppo su per rendervi partecipi di questo splendido pomeriggio, con la speranza che nulla accada per caso.