Le ex colonie marine, costruite in epoca fascista, costituiscono le principali testimonianze architettoniche della zona che si estende tra Pisa e Livorno: in esse si riflettono i modelli di razionalismo italiano, sopratutto nella colonia ROSA MALTONI MUSSOLINI. la colonia FIRENZE( destinata ai figli del personale della Federazione dei Fossi di Firenze) fu la prima ad essere costruita fra il 1931 e il 1932 a Tirrenia ed è composta da una serie di padiglioni disposti a pettine perpendicolari al litorale e raccordati da un corpo longitudinale. La colonia PRINCIPI DI PIEMONTE (dedicata ai figli del personale dell'Aereonautica militare) , costruita tra il 1932 e il 1933, fu abbandonata nel 1974 e recuperara pochi anni fa' è di matrice classicheggiante, composta da due padiglioni collegati tra di loro mediante un corridoio porticato. La colonia VITTORIO EMANUELE II è stata realizzata tra il 1934 e il 1938 e presenta una planimetria fortemente simbolica. La colonia dei FASCI ITALIANI ALL'ESTERO (destinata ad ospitare le bambine figlie degli italiani residenti all'estero) è stata costruita tra il 1934 e il 1935, è costituita da padiglioni collegati tra di loro mediante passaggi coperti e porticati. La colonia ROSA MALTONI MUSSOLINI( destinata ai figli dei ferrovieri e postelegrafonici) ,immortalata nelle scene iniziali del film "TUTTI A CASA" è costituita da diversi corpi di fabbrica. E' la colonia forse più interessante della zona. Presenta temi riconducibili all'architettura futurista e metafisica. La planimetria ricorda una madre nell'atto di abbracciare il proprio figlio. La colonia REGINA ELENA rimanda al linguaggio architettonico d'impostazione monumentale.Recentemente è stata trasformata in un villaggio vacanze. La colonia marina  COSTANZO CIANO  ultima ad essere inaugurata, 1939, fu costruita per uso dell'ente assistenziale dei Vigili del Fuoco per il quale funziona ancor oggi come casa vacanze con il nome di Santa Barbara. La fondazione di un vero e proprio nucleo urbano a Tirrenia risale appunto agli anni 30, quando, nel comune di Pisa, furono innalzate numerose colonie estive parallelamente alla costruzione di un centro abitato in Tirrenia; una linea ferroviaria, oggi scomparsa, la collegava con le altre località del litorale oltre che con Pisa e Livorno.Fù così che il termine CALAMBRONE , sino ad allora utilizzato per identificare il tratto di costa compreso tra le aree portuali livornesi e il litorale pisano, divenne ufficialmente il nome della nuova località. Nella seconda metà del novecento, con la lenta dismissione delle colonie, la zona, scarsamente popolata, andò incontro ad un complessivo degrado.Tutte e sette le colonie , nella proprie costruzioni, tendono a rappresentare, e lo si nota benissimo nelle foto aeree, il simbolismo tipico del periodo fascista, un omaggio, se così si può definire al regime. Quindi le sette colonie, che sostengono il pronao verso il mare rappresentano gli ideali pilastri del regime : il GOVERNO, IL GRAN CONSIGLIO del FASCISMO, IL CONSORZIO NAZIONALE delle CORPORAZIONI, L'ESERCITO, LA MILIZIA, GLI AVANGUARDISTI E BALILLA e le GIOVANI e PICCOLE ITALIANE.Inoltre è da ricordare il CENTRO SERVIZI, gruppo di edifici costruiti  tra il 1932 e il 1934 sul lato interno del viale del tirreno, nella pineta, di fronte alla colonia REGINA ELENA, e comprendeva una infermeria, la Chiesa, la direzione sanitaria, ambulatori, locali per uffici, una lavanderia centralizzata e una centrale di teleriscaldamento e altri due uffici per alloggi e magazzini.

Purtroppo c'è rimasto ben poco,la maggior parte sono state ristrutturate e trasformate in resort a 4 stelle per il resto sono scheletri pericolanti,di visitabile ormai non c'è più niente.