Re: Ex manicomio Volterra
Salve a tutti approfitto di questa conversazione per aggiornare sullo stato dei fatti al poggio alle croci. Per chi non mi conosce, oltre che membro dello staff del sito e vicepresidente della Onlus che citava il grande Massi, sono anche dipendente della ASL5 di Volterra presso l'Ufficio Tecnico, ed è da questa mia posizione che vorrei fare un'appello a tutti gli esploratori. La zona ad oggi è chiusa con blocchi di cemento e reti di 3 metri lungo la strada che va verso il neuro e invece all'altezza dello Charcot c'è oltre alla rete un cancello che permette l'ingresso agli autorizzati. Chi si avventura verso gli edifici lo fa prima di tutto a suo rischio e pericolo, come già esposto NON esistono autorizzazioni all'accesso neppure alla Onlus che deve chiedere l'autorizzazione ogni volta che deve fare un sopralluogo al Ferri, NON esistono associazioni riconosciute dalla USL che possono entrare nelle zone vietate NON esistono più visite giudate ai reparti perchè qualsiasi visita deve essere autorizzata altrimenti si deve scavalcare qualche rete, il che comporta 1 una denuncia per violazione di proprietà privata 2 danneggiamento di beni dello stato e per questo scatta la denuncia non più diffida o lavata di capo DENUNCIA per danneggiamento. Che dire lo stato attuale è questo come già detto da Rodolfo la zona è al centro di un'azione di vendita tra USL5 e Comune da una parte e acquirente dall'altra quindi le forze in gioco sono tante, entrando e scavalcando le reti si entra in zone vietate il resto sono solo discorsi. Mi associo all'invito di iscrivervi per il 10 marzo ed in quel contesto possiamo essere più precisi ed attraverso il materiale presente al museo far capire la grandezza del manicomio di Volterra e la sua storia.
Claudio