È importante anche in questa stagione giustamente occupata dalle problematiche legate al Covid-19, non dimenticare l’anniversario della promulgazione della Legge 180 del 13 maggio 1978.
Il 13 Maggio 1978 infatti, venne promulgata la Legge Basaglia, norma che, attuando una rivoluzione, mutò radicalmente la Salute Mentale.
Questo anno più che mai, la salute mentale è un argomento molto sentito e vissuto perché al centro dell’attenzione sociale.
Legge 180, legge che portò l’Italia ad occupare il primo posto nel mondo nella chiusura definitiva dei manicomi psichiatrici e avviare una rivoluzione in ambito delle cure del disagio mentale. Non più contenzione ma integrazione nella società della persona malata. Pertanto, il grande trionfo della Legge, oltre la chiusura dei manicomi è aver consentito di restituire dignità e valore alle persone in essi recluse.
Ancora oggi è l’unica nazione che ha davvero realizzato l’azione di rispetto delle persone affette da tale condizione. Non è sicuramente sufficiente quanto si investe per la salute mentale. La solitudine odierna ci costringe ad osservare una nuova condizione di grande rischio.
E’ doveroso riconoscere che Basaglia con la sua legge ha ridato alle persone con disagio mentale la libertà, la possibilità di avere una casa, votare, il diritto di cittadinanza e non più essere reclusi nelle prigioni manicomiali, luoghi in cui si consumavano gravose storie di violazione di diritti umani.
Sono certa che Basaglia avrebbe fatto molto altro. L’Italia ancora oggi si distingue non solo per le cure alle persone con disagio mentale ma, come per tutte le persone, il riconoscimento al diritto di ...esistere... libere!