Il Gazzettino Fotografico quale mezzo di ulteriore divulgazione di un momento. Ancora una volta il difficile compito di fermare gli attimi di...scene, persone, attori che interpretano personaggi in storie studiate e costruite con la propria voce, il proprio corpo, i propri gesti.
Il Gazzettino Fotografico elogia e rende merito al fotografo per la sua arte.
Il tuo è un processo non solo tecnico ma direi fortemente artistico, in cui la creazione di un’atmosfera, fatta di giochi di luci e ombre, ha la capacità di glorificare e celebrare lo stato d’animo dell’attore immerso nel proprio personaggio a trasmettere le proprie emozioni agli spettatori.
Hai saputo rendere consistenza visiva alle performances di Carmela, Daniela, Tommaso, Silvia, Ilaria, che hanno avuto il compito di proporre una testimonianza interpretativa di tematiche sicuramente non facili da costruire e interpretare, raccontando di un sogno affogato, di una voce negata, di diritti cancellati...
Potenti nel loro urlo muto le bellissime fotografie. Ho potuto purtroppo osservare solo il tuo servizio fotografico non essendo stata presente. Ancora una volta sento che hai saputo cogliere l’essenza di questa comunicazione emozionale dove il silenzio del dialogo fa percepire la solitudine, l’alienazione, l’isolamento, la voce negata.
Chi ha potuto essere presente, ha avuto la possibilità di un altro vedere e l’opportunità di una riflessione sui temi messi in scena dagli artisti.
Con l’immagine hai saputo stimolare la mente dello “spettatore” (la mia certamente!) quasi a costringerlo ad approfondire e capire di più l’immagine che si sta osservando.
Fotografia e Storie Interdette, Arte e Arte che si fondono in una dualità sino a raggiungere una perfetta sintonia. Il mondo interiore degli artisti viene definito nello scatto di Rodolfo, dai limiti del rettangolo fotografico.
Questa volta il cantastorie della fotografia, ci ha narrato tante storie.