Poiché le tue foto vengono pubblicate su Forum nella sezione esplorazione urbana, spero di non essere non attinente se di esse, cerco di trasferire in altri, sentimenti ed emozioni che in me suscita l’immagine senza parlare di tecnica fotografica. E’ vero, è una bella immagine.
Quante cose ci racconti senza che tu dica molto! Presumo che il tuo intento al momento dello scatto, non sia solamente quello di bloccare l’attimo, ma pure quello di farci arrivare le sensazioni, le emozioni, i sentimenti, quel tuo punto di vista che tu stesso senti nel momento dello scatto. Tu parli e noi decrittiamo.
Questo mi porta a presumere che la fotografia per te è anche pensare agli altri, nel momento in cui decidi di donarci qualcosa di ammirevole che è profondamente tuo, un attimo del vissuto che hai potuto fermare, come un invito per ognuno di noi a tante esplorazioni diverse. Si, perché anche noi entriamo ad esplorare quel luogo grazie a te.
Sovente mi son chiesta se la mia interpretazione delle foto abbia rispondenza alla tua volontà di trasmettere l’emozione provata in quel tuo preciso vissuto, se il tuo proposito fosse quello di provocare quella determinata reazione affettiva. Chissà!
Nell’osservare questa porzione di inquadratura ho percepito subito uno spazio statico e nel contempo ho avvertito lo stesso spazio in un movimento dinamico, ad accogliere corpi, rifugiati lì per prendersi cura del proprio benessere spirituale.
Altre volte ci hai proposto delle chiese e come le altre volte anche questa volta mi hai trasmesso l’essenza della sacralità di quel luogo e di quello spazio immerso nel silenzio rispettoso della solennità religiosa, quasi fossero presenti fedeli raccolti in preghiera.
Hai dato luminosità e ordine al luogo creando una composizione interessante tra soggetti in primo piano e sullo sfondo: i banchi, in bella fila quasi a chiedere di essere fotografati, sovrastati da affreschi e decori a ricordare un ricco vissuto e il forte carattere del luogo.
La luce e le ombre hanno determinato un interessante elemento compositivo.
Hai scelto e prelevato una porzione di realtà, ancora una volta l’hai messa dentro una cornice lasciando fuori tutto ciò che forse la dentro non ci entrava, qualcosa di meno considerevole o forse perché non avrebbe interpretato correttamentequello quello che volevi farci vedere...
Anche questa foto mi ha raccontato una storia. Una storia intrisa di animo e spirito, di sentimenti che l’hanno resa importante. Solo un cantastorie della fotografia può favoleggiare ciò.