Ho letto la storia dell’acquedotto Leopoldino, sicuramente interessante non solo per il valore architettonico ma anche in quanto essenziale e fondamentale per il rifornimento idrico lungo i suoi diciotto chilometri di arcate. La foto che hai presentato è particolarmente avvincente sotto il profilo fotografico, ma hai saputo rendere il luogo intrigante, per quanto posso ipotizzare che l’interesse che turisti e fotografi mostrano per questo luogo sia enorme.
Un’altra immagine, un luogo magico immerso in una vegetazione lussureggiante, un luogo ricco di sensazioni. Il bordo frastagliato che hai dato all’immagine ci regala l’idea di una cartolina come a conservare un momento impresso per sempre nel proprio vissuto, capace di fermare il tempo, un unicum senza eguali che raccoglie tutte le emozioni possibili.
Ho trovato in essa l’indispensabile di un’altro dipinto da osservare. A fare da sfondo percepisco colline dai variopinti colori e avverto intensi odori, un paesaggio mozzafiato in mezzo ad una natura che esprime tutta la libertà del luogo. Il mondo è fermo. Come non amare questa natura, come non amare questi colori e profumi forse diversi tra loro ma certamente simili?
Una connotazione pittorica e se dovessi comparare la tua foto con un dipinto, vedrei anche in questo caso una composizione pluristilistica da vero fotografo cultore e appassionato della fotografia in cui la composizione elegante, delicata e l’immagine nitida, si incontrano con le mie emozioni. Scatto preciso a descrivere il paesaggio fisico e il pensiero quasi in maniera spirituale, capace di cogliere l’essenziale, come ad esprimere le tue idee per reinterpretare il mondo che ti circonda. E’ una foto che comunica la sua semplicità in modo quasi disarmante e la sua forza dirompente risiede proprio in quella semplicità solo apparente.
Come sempre avviene, anche questa volta ho liberato il cuore per intraprendere il mio viaggio emozionale nella foto in cui ho trovato bellezza, stile, vita. Un viaggio emozionale anche dentro me stessa poiché le emozioni sono quelle che mi permettono di entrare nelle tue realtà. E, poiché mi lascio incantare da tutto ciò che, alla ricerca di te fotografo, non riesco a vedere, ho trovato persino ciò che è invisibile agli occhi.
Sinfonia cromatica, profumo di sogni. Artisticamente sarai per me “Il cantastorie della fotografia”. Così ti soprannominerò.