Non c’è bisogno di molte parole, oltre la finestra...l’emozione!…
Basterebbero solo queste parole a descrivere questo tuo scatto. Appena ho visto la foto ti ho scritto: “bellissima!”...
Ma, ahimè, difficilmente riesco a disconnettermi dalle mie emozioni e un pieno emotivo ha commosso la mia visione “oltre la finestra”…
Vedo perfezione e faccio fatica a comprendere la differenza tra questo tuo scatto e un quadro impressionista. Cosa è dunque reale? Cosa non lo é?
Mi affaccio a quella finestra e vedo...una vista mozzafiato......osservo con attenzione ogni angolo, ogni scorcio alla ricerca di un minimo segno di esistenza...vabbé!
Intravedo, incastonata in un contesto naturale di rara bellezza, in una posizione che domina il mare, una splendida villa le cui finestre si aprono in un mondo infinito ma fermo, quasi timoroso del futuro e incerto sul presente. Mi fermo un attimo e perscruto i particolari del paesaggio dove un vento autunnale spira intenso.
Da quella piccola vecchia finestra tu hai potuto scorgere questo panorama intrigante e gradevole in cui hai raccolto, con disarmante armonia, quanto può tributare pace e serenità.
Oltre quella finestra hai visto un mondo, nuovo e dimenticato allo stesso tempo, quell’incanto che crediamo appartenga alle nuvole, anche se quel mondo non è una proiezione ma è una realtà.
Io mi soffermo a fissare il mare che genera in me uno stato di gioia proprio nel cervello e sento il rumore delle onde come a stimolare la corteccia cerebrale a produrre emozioni.
Ho spesso pensato che in te tecnica e creatività viaggino in continuità, e presumo che la “tua creatività” stia nella capacità di generare quelle intuizioni che utilizzi nella fotografia e l’efficacia dipende dalla tua sensibilità e intelligenza di estrinsecare sensazioni e sentimenti. E quasi tu viva nelle tue creazioni e trasfondi in esse tutto il tuo sentire e, come nel caso di questa foto, diviene (forse), un mezzo con il quale condividere il tuo mondo interiore.
Ci confidi di essere stato attratto da quella finestra, pur non sapendo cosa avresti trovato oltre. Tutto era là fuori...al di là del vetro.
Stupore e meraviglia! In questo tuo “dipinto” la piccola finestra ha creato l’inquadratura fotografica. Lo scenario osservato attraverso la finestra, continua a raccontare emozioni.
Rubo il silenzio, voglio far sentire il rumore delle mie emozioni...voglio ascoltarle per dare un significato a questa mia esperienza in questo viaggio virtuale.
Forse immaginare è un’attività che appartiene ai sogni...mi fermo, mi alieno, mi lascio trasportare da esse...volo lontano...sogno...
Guardo. Emozione: felicità, tristezza, solitudine poi la luce, i colori, a infondere una gradevole sensazione.
Un quadro sarebbe un’opera d’arte, la tua composizione dal sentore metafisico lo è altrettanto. Tutto gioca sulla percezione del reale-irreale, per far proseguire lo scenario, lì dove non è visibile, a completare quel paesaggio marino oltre la finestra.
All’inizio mi son chiesta cosa è dunque reale? Cosa non lo é?
Concludo riflettendo che con probabilità il reale e l’irreale sono parte della stessa medaglia chiamata mente umana.
La “tua finestra”, punto di unione con il mondo esterno, diventata la cornice del tuo scatto in questa preziosa e pregevole magia.