E’ sempre difficile scrivere post in momenti come questo che stiamo vivendo, poiché il mondo si trova in una situazione molto critica. La pandemia di Covid-19 si sta diffondendo rapidamente con una gravità che non si vederva dalla devastante influenza spagnola del 1918.
Esplorazioniurbane vuole far sentire a tutti la propria presenza e la propria vicinanza. Dal quel 21 febbraio in Italia il numero dei pazienti da Covid-19 è cresciuto purtroppo in maniera esponenziale tanto da piegare il Sistema Sanitario che si ritrova ad avere carenza sia di posti letto che di terapie intensive. Argomento che indistintamente ci tocca tutti e che occupa stabilmente le prime pagine dei giornali off e on line. A loro un ringraziamento perché ci tengono costantemente informati della situazione e attraverso loro prendiamo coscienza di quanto il Sistema Sanitario nelle persone dei medici, infermieri, dei volontari, personale paramedico, forze dell’ordine si prodiga quotidianamente per fornire risposta pronta ed efficace per i pazienti che necessitano di cure intensive spesso in situazioni di estremo disagio. Essi rischiano di essere contagiati da un nemico invisibile ma circolante in mezzo a loro, indovato in maniera subdola. Sono persone alle quali non è concesso riposo o quarantena se non quando ormai contagiati. Siamo tutti in “sospensione dal mondo” perchè ce lo richiedono i medici, gli epidemiologi, e allora viviamo l’isolamento in casa con un decreto che ha sospeso tutto il sospendibile.
Anche noi abbiamo sospeso l’evento programmato proprio per oggi 22 marzo che ci avrebbe visto coinvolti a Volterra per visitare l’ex manicomio, ma purtroppo non è stato possibile. Ci sarebbe piaciuto ipotizzare una nuova data anche solo per farvi sentire la nostra vicinanza ma abbiamo voluto essere severi con noi stessi. La nostra serietà non ce l’ha consentito perchè moralmente ci sentiamo al fianco di coloro che, anche per tutti noi, lavorano a contatto delle persone colpite dal virus negli ospedali e nelle altre strutture. Ci sentiamo vicini all’Italia diventata oggi modello di riferimento.
Così, attendiamo fiduciosi che quest’ondata di morte si allontani per poterci rimpossessare degli spazi e degli affetti, della quotidianità. Vogliamo rimpossessarmi anche dei nostri sogni.
Così come si è ligi nel rispettare quelle che sono Ie regole dell’esploratore urbano, al contempo esortiamo tutti, tutti noi, con forza, di rispettare le regole che di giorno in giorno vengono sottoposte alla nostra attenzione.
Ebbene con questo augurio Esplorazioniurbane assicura a tutti voi che non appena la situazione ritornrà ad una condizione accettabile di normalità e si potranno riorganizzare eventi, la visita all’ex manicomio di Volterra avrà un’assoluta priorità alla luce del successo riscosso. Grazie a tutti perché sempre ci siete e assieme rivedremo le stelle!
Lo Staff
Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai per una selva oscura,
ché la diritta via era smarrita.
Ahi quanto a dir qual era è cosa dura
esta selva selvaggia e aspra e forte
che nel pensier rinova la paura!
Tant’è amara che poco è più morte;
ma per trattar del ben ch’i’ vi trovai,
dirò de l’altre cose ch’i’ v’ ho scorte.
...e conclude...
Lo duca e io per quel cammino ascoso
intrammo a ritornar nel chiaro mondo;
e senza cura aver d’alcun riposo,
salimmo sù, el primo e io secondo,
tanto ch’i’ vidi de le cose belle
che porta ‘l ciel, per un pertugio tondo.
E quindi uscimmo a riveder le stelle.