R: IL RUOLO DELLA FOTOGRAFIA NEI MANICOMI
La fotografia in ambito psichiatrico è stato sicuramente uno strumento di grande importanza nel rapporto tra società e scienza. Gli anni sessanta-settanta hanno segnato un importante passaggio di ridefinizione delle due culture in un contesto di cambiamento epocale. Se pensiamo che i medici se ne servivano come un supporto classificatorio, diagnostico e didattico proprio perchè le persone fotografate erano in quel modo ridotte a immagine documentaria, attraverso cui costruire dei modelli diagnostici e la tecnica fotografica, proprio perchè roproduceva fedelmente la realtà, era considerata una garanzia di obiettività e di scientificità.
Gli anni settanta vedono un cambiamento sostanziale dell’uso della fotografia in psichiatria, grazie ad un gruppo di fotografi fortemente impegnati nel sociale che decide di entrare nei manicomi e guardare persone e luoghi con uno sguardo diverso e mettere in discussione lo stereotipo sulla follia. E decidono di usare la macchina fotografica con obiettivi diversi . Con Morire di classe, la fotografia diviene strumento di denuncia che permette al mondo di conoscere le realtà di tuttti I manicomi.