Non ho mai scritto e mai sono intervenuta per esprimere un pensiero nonostante mi sia da qualche tempo registrata e navigo, quando posso, per capire. Ho trovato il sito estremamente interessante o quanto meno rispondente a quelli che sono i miei interessi.
Provengo dalla psichiatria, e detto così, non si intende se come utente o come operatrice. Direi ambedue le cose. Credo che per fare bene il "lavoro" in questo ambito un po folli si debba essere. Utilizzo le virgolette perchè mi è sempre stato difficile identificarlo come lavoro. Senza quella dose di follia amalgamata a professionalità, non avremmo mai potuto raggiungere traguardi importanti. Sono un'ortofrenista, un tecnico del recupero della mente. Ho lavorato all'interno dell'O.P. di Cagliari, Villa Clara, per molti anni. Allora i matti erano come vengono raffigurati nelle foto che circolano sui manicomi. Quelle immagini sono state per me immagini di vita quotidiana. Se ci penso, mi perdo ancora nella sensazione di immagini, movimenti, odori. Sono ricordi che non possono essere cancellati, restano tatuati nella mente e nel cuore. Oggi Villa Clara è stata completamente ristrutturata e ospita la Cittadella della Salute. Quando mi capita di entrarvi per necessità personali, avviene quasi una scissione di me, nel senso che mi rivedo percorrere il lungo viale popolato da matti e ne sento le loro voci e quell'odore di sempre. Non ho spiegato in che cosa sia consistito il mio lavoro che non era solo mio ma di una équipe di operatori di diverse professionalità. Perciò, ad un certo punto ho utilizzato il plurale. Ve lo racconterò poi sicuramente, perchè ritengo sia un pezzo importante di storia. Non voglio dilungarmi ora. Dico solo che la vera vittoria del nostro lavoro, fu riuscire a far varcare loro quell'immenso cancello per unirsi al resto del mondo. Fu un percorso riabilitativo importante come banco di prova per l'apprendimento del nuovo: sperimentare nuovi modi di vedere se stessi, se stesso e gli altri, se stesso e il mondo delle relazioni. Questa esperienza ha modificato ognuno di loro ma con certezza e con estrema gratitudine nei loro confronti, posso dire che ha modificato anche me. Per quella io che oggi sono, devo ringraziare loro. E poi il ricordo non può che andare al marzo del 1998, quando una macchina blu, portava via gli ultimi quattro degenti di Villa Clara. Ero lì presente con il ricordo delle lacrime che solcavano il viso e il respiroo che diventava affannoso per l'emozione. E noi, cacciavite in mano, svitammo le viti che tenevano l'insegna "Ospedale VILLA CLARA". Con la ri-chiusura dell'immenso cancello, si dava l'addio alla città dei matti.
Navigare nel vostro sito ha fatto riemergere in me antiche emozioni, le stesse che sento in questo momento che scrivo. Sono andata a ricercare quanto in mio possesso di quel lungo, fondamentale, impossibile e possibile pezzo di vita. In parte l'ho ripercorso, sicuramente con una consapevolezza diversa. L'incoscienza e la forse poca consapevolezza del contesto di allora, hanno permesso di spogliarci di qualsiasi pregiudizio e nel tempo, mescolarci e non rendere possibile l'individuazione di quella diversità tanto temuta.
Forse, o quasi certamente, poco è comprensibile di quanto ho voluto condividere con voi. E' un vulcano che si risveglia. Quando eruta diventa difficile contenere. Ciò può voler dire che ci potranno essere, spero, ulteriori momenti di condivisione. Credo sia importante confrontarsi anche con il post 180. Io stessa ho avvertito la necessità di ri-percorrere la psichiatria e la 180 interpellando chi l' ha vissuto umanamente e professionalmente direttamente con Franco Basaglia. Ho avvertito la necessità di ricostruire quel pezzo di storia, guardandola da angolature differenti. Sui libri l'ho studiata nel miei percorsi di studio. Il mio interesse per la materia non è mai scemato e anche se non più in prima fila, ho sempre continuato ad essere dietro le quinte. Dico sempre che la mia casa respira psichiatria.
Grazie per aver risvegliato in me queste emozioni in letargo.
Mi chiamo Adriana e vivo a Cagliari.
Grazie per gli auguri che contraccambio.