Sono un grande fan dei film con i viaggi nel tempo, mi sono visto 6 volte la serie "Ritorno al Futuro" ed impazzisco all'idea di vedere qualcosa che appartiene al passato. Si, è proprio quello che ho provato quando ho varcato la soglia di questa chiesa. Ho viaggiato nel tempo.
Dal 2016 ho percorso il tunnel temporale tornando all'inizio del 2000, un salto nel tempo che pare poco, ma l'idea che in quest'ambiente nulla è stato sfiorato è surreale, nemmeno un vandalo è passato ad imbrattare i muri con stupide scritte, nemmeno la suola d'una scarpa ha sfiorato, negli ultimi 16 anni, il pavimento.
Un ambiente del genere è come oro colato e manda in estasi lo sguardo, ogni angolo comunica qualcosa: la veste del prete appesa in una domenica di fine estate, in un angolo un libro sacro, protetto da un vellutato strato di polvere e le Ostie pronte per la domenica successiva. Le panche solitarie, che sembrano nuove, forse rinnovate dal sacro silenzio che percorre quest'ambiente. Nel frattempo la luce mattutina filtra dalle grosse vetrate, quasi ad annunciare che la luce non si è dimenticata di questo splendido e solitario luogo.