UNA FINESTRA SUL MANICOMIO
Passeggiando tra i padiglioni del Ferri
i miei occhi trasmigrano oltre il presente,
le persiane che sbattono,i gocciolii delle tubature..
Scorrono immagini spettrali di un passato prossimo
pien di sofferenze e sventure.
Graffiti incisi sul tufo di Volterra,
la vegetazione sale imperiosa davanti le inferriate,
una bambola senza occhi abbandonata per terra..
Una carrozzella senza più malati
rimane aggrovigliata nel prunaio,
corvi della Val di Cecina roteano per aria
segnalandoci di scappar via come
un cane scacciato per l'aia.
La neve malinconica si posa
sopra i tetti mal messi,i davanzali screpolati
ella copre ogni cosa.
Un dì si scioglierà tutto
in un batter d'occhio..
E il passato tornerà
ad affacciarsi da quelle nude e mute finestre.
Angelo borrini-marzo'2010