Salvate i graffiti di Nannetti. L'appello di Trafeli a Comune e Regione
Volterra: Nannetti Oreste Fernando detto Nof4 è una delle personalità di spicco tra i pazienti del vecchio ospedale psichiatrico di Volterra. A lui vengono attribuiti i graffiti sul muro esterno del reparto Ferri.
Con il contributo di Aldo Trafeli, ex infermiere dell'ospedale psichiatrico, saltano fuori i tratti salienti di una storia lunga e travagliata.
Nannetti nacque in un orfanotrofio a Roma il 31 dicembre 1927. Colpito da schizofrenia fu portato in un primo momento, all'Ospedale Santa Maria della Pietà. Nel 1961 accusato di oltraggioa pubblico ufficiale fu internato nell'ospedale psichiatrico di Volterra dove morì il 24 novembre 1994. Egli si firmava Nof4 per indicare le iniziali del suo nome e cognome ed il quarto manicomio che aveva conosciuto a causa della sua patologia.
Nannetti elaborava frasi per lo più sconnesse per trattendere diversi temi come quello della guerra. Nelle parole "la morte deve suonare novantanove volte" troviamo uno dei temi più presenti nei graffiti, quello sulla mortalità ospedaliera.
Nannetti scriveva seguendo il movimento tipico dell'aratura dei buoi e alle volte anche all'incontrario come ad uno specchio.
Un salto in avanti. Al presente.
Trafeli è un rubinetto aperto. "Sta facendo molto discutere il progetto previsto per Poggio alle Croci dice, la zona dell'ex manicomio dovrebbe divenire area turistica con strutture ricreative. Questo porterebbe all'abbattimento o alla ristrutturazione di quegli edifici che sono stati importanti per la città e quindi alla perdita di monumenti tra cui i graffiti citati prima. Fra breve alcune gigantografie dei graffiti verranno esposte in Svizzera, ma questo non basta a salvaguardare questo diario murale.
Aldo Trafeli aveva proposto di fare un calco dell'opera per poterla preservare. "Il sabbione materiale su cui si trovano le incisioni, ogni giorno si sgretola a causa degli agenti atmosferici e per l'opera sconsiderata di chi ne stacca delle parti.
"Le belle arti ultimamente hanno bloccato il progetto di ristrutturazione dell'area ex manicomiale per proteggere i graffiti. Vista la lentezza di questa operazione, tuttavia, l'opera di Nof4 si sat rovinando ogni giorno di più e nessuno si mobilita per mantenerla intatta"
Con queste parole piene di indignazione Aldo Trafeli conclude l'intervista chiedendo alle amministrazioni comunali e regionali maggiore attenzione per un "pezzo" così unico di storia volterrana.