In ricordo di Aldo Trafeli

forum dedicato agli argomenti riguardanti la ex psichiatria, la psichiatria, la vita all'interno dei manicomi

09/12/2010 20:01:53
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Giada

In ricordo di Aldo Trafeli

Qui di seguito articoli  riguardanti Aldo Trafeli, in modo che il suo ricordo risuoni sempre nelle nostre menti. Faremo tesoro delle tue parole e ti ridorderemo sempre con grande affetto....

Articolo tratto da "Il Tirreno"...articolo che non avremmo mai voluto leggere...

 

VOLTERRA. Dopo 78 anni, e più di 30 passati nell'ospedale psichiatrico di Volterra, è venuto a mancare Aldo Trafeli, l'infermiere che trascrisse i graffiti del recluso più celebre del manicomio della cittadina etrusca: Oreste Fernando Nannetti, "Nof 4" come si siglava. Nella mattinata di ieri, nella cattedrale di Volterra, si è tenuta la cerimonia funebre.

A Trafeli, classe 1932, ex infermiere del manicomio di Volterra, si deve l'immane opera di trascrizione e tramando del "lavoro di fibbia" tramutato nei famosi graffiti del Nannetti.  Durante la sua vita ospedaliera ha avuto, dal 1959 al 1973, come "ospite" quel recluso che con fare certosino ha inciso le pareti del padiglione Ferri e dello Charcot. Un lavoro, quello legato all'opera dell'internato "Nof 4", raccontato anche in un libro, ma soprattutto reso celebre anche dal cantautore Simone Cristicchi, che anche grazie al Trafeli realizzò il libro e dvd sulla vita nei manicomi.  «Dopo tanti anni, non saprei ancora dire chi è il matto, mi guardo intorno e penso sempre che bisogna vedere da che parte si chiude il cancello», con queste parole si chiudeva un'intervista al Trafeli, e da queste parole si può comprendere la sensibilità di una vita a contatto con la malattia.  «Con Aldo Trafeli - afferma il sindaco Marco Buselli - se ne va un pezzo di storia della nostra città. L'importanza dei graffiti ha varcato i confini nazionali, tant'è che periodicamente Aldo riceveva telefonate per interviste dai maggiori rotocalchi e tv nazionali, anche dall'estero. Oreste Nannetti si fidava solo del suo infermiere personale e quindi solo Aldo sapeva perfettamente i segreti di quei graffiti. Passava le giornate a tradurre e a ritradurre su gigantografie che si era fatto quello che a noi comuni mortali sembrano geroglifici. Si era sempre lamentato dell'incuria in cui questo pezzo di storia di Volterra era tenuto. È bello immaginarlo ora insieme al Nannetti mentre lo controlla scrivere quel suo strano diario. Non possiamo che dirgli grazie».

09/12/2010 20:56:20
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Giada

Salvate i graffiti di Nannetti L'appello di Trafeli a Comune e Regione

Salvate i graffiti di Nannetti. L'appello di Trafeli a Comune e Regione

Volterra: Nannetti Oreste Fernando detto Nof4 è una delle personalità di spicco tra i pazienti del vecchio ospedale psichiatrico di Volterra. A lui vengono attribuiti i graffiti sul muro esterno del reparto Ferri.

Con il contributo di Aldo Trafeli, ex infermiere dell'ospedale psichiatrico, saltano fuori i tratti salienti di una storia lunga e travagliata.

Nannetti nacque in un orfanotrofio a Roma il 31 dicembre 1927. Colpito da schizofrenia fu portato in un primo momento, all'Ospedale Santa Maria della Pietà. Nel 1961 accusato di oltraggioa pubblico ufficiale fu internato nell'ospedale psichiatrico di Volterra dove morì il 24 novembre 1994. Egli si firmava Nof4 per indicare le iniziali del suo nome e cognome ed il quarto manicomio che aveva conosciuto a causa della sua patologia.

Nannetti elaborava frasi per lo più sconnesse per trattendere diversi temi come quello della guerra. Nelle parole "la morte deve suonare novantanove volte" troviamo uno dei temi più presenti nei graffiti, quello sulla mortalità ospedaliera.

Nannetti scriveva seguendo il movimento tipico dell'aratura dei buoi e alle volte anche all'incontrario come ad uno specchio.

Un salto in avanti. Al presente.

Trafeli è un rubinetto aperto. "Sta facendo molto discutere il progetto previsto per Poggio alle Croci dice, la zona dell'ex manicomio  dovrebbe divenire area turistica con strutture ricreative. Questo porterebbe all'abbattimento o alla ristrutturazione di quegli edifici che sono stati importanti per la città e quindi alla perdita di monumenti tra cui i graffiti citati prima. Fra breve alcune gigantografie dei graffiti verranno esposte in Svizzera, ma questo non basta a salvaguardare questo diario murale.

Aldo Trafeli aveva proposto di fare un calco dell'opera per poterla preservare. "Il sabbione materiale su cui si trovano le incisioni, ogni giorno si sgretola a causa degli agenti atmosferici e per l'opera sconsiderata di chi ne stacca delle parti.

"Le belle arti ultimamente hanno bloccato il progetto di ristrutturazione dell'area ex manicomiale per proteggere i graffiti. Vista la lentezza di questa operazione, tuttavia, l'opera di Nof4 si sat rovinando ogni giorno di più e nessuno si mobilita per mantenerla intatta"

Con queste parole piene di indignazione Aldo Trafeli conclude l'intervista chiedendo alle amministrazioni comunali e regionali maggiore attenzione per un "pezzo" così unico di storia volterrana.

10/12/2010 16:29:50
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Angelo Borrini

R: In ricordo di Aldo Trafeli

Tutto ciò che riguarda la salvaguardia dell'immensa epopea incisa sui muri del Ferri.Lotteremo fino all'ultimo sangue per rendere memoria e onore a Nannetti e ad Aldo.

I geroglifici del Ferri per la sovrintendenza di Belle Arti....................Valgono quanto gli affreschi di Giotto alla Cappella degli Scrovegni a Padova.Valgono come le ceramiche dei  Della Robbia al San Girolamo  di Volterra.Sarà fatta giustizia!

E'un dovere di chi nè è responsabile.......E'dovere nostro che amiamo questa lunga e fantastica storia che è il Nanof.

Perchè un lungo cordone ombellicale ci lega al Poggio alle Croci.

11/12/2010 12:38:40
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Massimiliano Rossi

R: In ricordo di Aldo Trafeli

ecco Aldo in una foto abbastanza recente.